3. Testo base (La Rochefoucauld)
Lodare i prìncipi per virtù che non possiedono significa dir loro impunemente delle ingiurie.
Progetto di trasformazione
In questo esercizio proviamo a rendere attuale il testo. Per aggiornarlo sostituiamo senz’altro “prìncipi” con “potenti”.
Ed ecco allora il nuovo testo su cui lavorare, con l’indicazione in neretto di possibili ulteriori procedimenti di trasformazione:
Lodare i potenti per virtù che non possiedono significa dir loro impunemente delle ingiurie.
VOCABOLARIO
Virtù
dote, pregio, bontà, facoltà, perfezione, merito, santità, valore || cospicua, celeste, casalinga, civile, cardinale, contemplativa, eroica, eccelsa, familiare, naturale, occulta, palese, sperimentata, provata, splendida, sublime, teologale || abnegazione, castità, costanza, carità, fortezza, fede, giustizia, generosità, pudore, prudenza, speranza, sincerità, verecondia, umiltà, temperanza.
Ingiurie
contumelia, diffamazione, vituperio, improperio, insulto, oltraggio, offesa, villania, bestemmia, calunnia, insolenza, invettiva || fare, dire, ricoprire, comportare, patire, sopportare, ingoiare, dimenticare, perdonare || semplice, lieve, grave, grossolana, crudele, atroce, sanguinosa, immeritata.
SECONDO TESTO
Lodare i potenti per meriti che non possiedono significa dir loro impunemente delle insolenze.
Seconda proposta di modifica
In questo esercizio si è deciso di ammodernare il testo. Il linguaggio va dunque semplificato, per essere più incisivo. Ecco dunque segnati i punti di intervento necessari.
Lodare i potenti per meriti che non possiedono significa dir loro impunemente delle insolenze.
VOCABOLARIO
Lodare per meriti
riconoscere meriti
possiedono
hanno
significa
vuol dire
dir loro delle insolenze
insultarli.
TERZO TESTO
Riconoscere ai potenti meriti che non hanno vuol dire insultarli impunemente.
Terza proposta di modifica
Nel testo, ammodernato e semplificato, assume un forte rilievo l’avverbio in posizione finale. Il testo per risultare più incisivo ha bisogno di un avverbio all’inizio: per esempio “pubblicamente”.
TESTO FINALE
Riconoscere pubblicamente ai potenti meriti che non hanno vuol dire calunniarli impunemente.
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